I frutti di bosco si adattano a tutti: scopri come coltivarli

Tutto e di più sui frutti di bosco

I frutti di bosco sono freschi e gustosi da assaporare, se coltivati nel tuo giardino o in vaso poi avranno tutta un’altra vivacità. Sopratutto se sei attento alla salute e ami i frutti rossi anche per le innumerevoli proprietà benefiche che hanno sul sistema circolatorio, i frutti di bosco sapranno fare al caso tuo.

Il periodo ideale per effettuare il trapianto di queste piantine non è specifico e circoscritto ad un solo mese. Infatti, potrai scegliere di trapiantarle a novembre oppure a marzo/inizio aprile se le posizionerai nel tuo orto in giardino. Invece, se stai pensando di trapiantarle in un vaso, allora sappi che avrai tempo di trapiantarle anche per tutta la durata della stagione primaverile, fino ad arrivare addirittura all’estate.

I frutti di bosco sono conosciuti per essere veramente longevi. Pensa che queste piante vivono per anni e producono ottimi frutti nonostante la loro età. Potrebbero addirittura resistere a chi è famoso per far morire tutte le sue piantine. Quindi, anche se non hai il pollice verde, non preoccuparti! I frutti di bosco fanno per te, perché non necessitano di particolari accortezze o cure. Diciamo che sono abbastanza autonome come piante, e sapranno come cavarsela anche quando sarai fuori casa per lunghi periodi, o quando semplicemente ti dimenticherai di loro.
Inoltre, se il terreno che hai a disposizione non è ampio, oppure se non è particolarmente ricco di nutrienti, non dovrai per forza lavorare per concimarlo o arricchirlo con del letame. I frutti di bosco non hanno molte pretese, e riescono a crescere anche in situazioni avverse. Addirittura, hanno la capacità di adattarsi bene anche in tutti quei contesti in cui la terra non è particolarmente ospitale con loro; per esempio, in tutti quei terreni marginali e poco fertili. Per quanto riguarda l’irrigazione, se avrai possibilità, andrà bene irrigarli con una cadenza regolare ma con annaffiature non troppo ravvicinate. Se invece vuoi testare la loro resistenza anche a situazioni di siccità o luoghi con scarsa disponibilità idrica, sappi che ti sapranno stupire perché sono delle vere rocce, ovvero sono proprio resistenti a qualsiasi contesto.

Anche in vaso si troveranno benissimo. Basterà solamente ospitarli in quello adatto, ossia uno che sia abbastanza profondo per loro. Ti consigliamo, indicativamente, di stare sempre al di sopra dei 50 cm di profondità quando trapianti i tuoi frutti di bosco in vaso.

Vediamo insieme le particolarità delle più famose piantine di frutti di bosco.
 

Mille sfumature di frutti di bosco

Una caratteristica in comune dei frutti di bosco, oltre alla loro resistenza, è che contengono tutti tanta vitamina C, che fa bene alla tua pelle al tuo organismo in generale. Ma al loro interno, hanno anche fibre, acqua, sali minerali, fruttosio e sostanze fenoliche, che li rendono degli ottimi antiossidanti e conferiscono loro benefici dal punto di vista anti infiammatorio.

I frutti di bosco però non sono mica tutti uguali! Esistono i lamponi, le more, i mirtilli, i ribes e l’uva spina. A loro volta, queste categorie hanno addirittura delle sottocategorie. Andiamo a vedere insieme nel dettaglio di cosa stiamo parlando.
La pianta del mirtillo, a differenza di tutte le sue cugine, necessita di un terreno che sia estremamente acido. I livelli di pH perché i tuoi mirtilli crescano rigogliosamente si aggira in un range compreso tra 4 a 4,5. Invece, per tutti gli altri frutti di bosco, generalmente, andrà bene un terreno che abbia un livello di pH compreso tra 6 e 6,5.

Chi non vorrebbe piantare dei lamponi e poterli gustare quando meglio crede? Oltre alla coltivazione in un terreno abbastanza acido, tieni a mente anche un altro suggerimento: munisciti di tutori e crea la giusta struttura di supporto per sostenerli durante la loro crescita. Infatti, i lamponi hanno bisogno di un aiuto strutturale. Essi crescono, come le more, come dei rampicanti. Quindi, vale la stessa cosa anche se deciderai di coltivare delle more. Fai attenzione a non sottovalutare questo aspetto e mettiti al lavoro per costruire il giusto supporto al loro sviluppo!

E il ribes? Sapevi che esiste una tipologia di ribes rosso, uno bianco e uno nero? Sicuramente conoscerai quello rosso, il più famoso. Quello bianco è fortemente resistente agli inverni, anche a quelli più rigidi. Inoltre, necessita di un terreno argilloso, ben drenato e sta bene nella posizione di mezz’ombra, oltre a non disdegnare il sole. Il ribes nero è perfetto per essere coltivato a spalliera o a ripe, perché in questo modo si riescono a raccogliere i suoi frutti più agevolmente. Perfetto anche per la coltivazione in vaso, è anch’esso molto resistente alle avversità climatiche ed è molto utilizzato come metodo naturale per ridurre i dolori muscolari e dare sollievo.

Passiamo adesso all’ultima delle protagoniste di questo articolo: l’uva spina. Anche lei è disponibile in differenti varianti. Tutte queste sono delle piante molto rustiche, e si dividono in uva spina rossa e uva spina bianca. Quest’ultima ama i terreni ben drenati, moderatamente calcarei e compatti. La raccolta dei suoi frutti avviene principalmente durante la stagione estiva. L’uva spina rossa ha dei frutti che somigliano a bacche di colore rosso. Nelle zone più calde preferisce rimanere in mezz’ombra, invece in montagna sta benissimo anche in pieno sole. I frutti dell’uva spina, sia bianca che rossa, sono ricchissimi di vitamine e sono anche diuretici.

Noi abbiamo già l’acquolina in bocca pensando alle molteplici ricette dolci che potremmo realizzare con questi frutti di bosco. Per esempio, confetture, ma anche topping per cheesecake e torte deliziose.
Quali sono i tuoi preferiti? Sei pronto a piantarne in quantità nel tuo giardino o in vaso?