Mirtillo gigante: un frutto fiabesco da coltivare anche in vaso
I frutti di bosco sono una categoria favolosa: sono ricchi di vitamine, ottimi e versatili, adattissimi all’utilizzo in cucina e belli da vedersi. Acquistarli al supermercato spesso significa pagarli una cifra eccessiva: perché allora non coltivarli in casa e consumarli freschi? Coltivare il mirtillo gigante in vaso o in giardino è una delle scelte più facili e soddisfacenti per chi ama i frutti di bosco.
 
Detto anche “mirtillo americano”, questo frutto dal nome fiabesco e un po’ magico è una specie che deriva dal Vaccinium Corymbosum, arbusto selezionato durante il secolo scorso, originario della regione dei grandi laghi.
 
Il mirtillo gigante, rispetto alle varietà nostrane, è più vigoroso, ha dei frutti più grossi, un sapore più dolce e un colore più chiaro. Si tratta di una pianta molto facile da coltivare in casa, che regala ottime soddisfazioni poiché resiste alle malattie e al gelo e richiede davvero poche cure. 
 
Ma passiamo ai nostri consigli per la sua coltivazione, sia essa in giardino o in vaso, sul vostro balcone: 
 

Trapianto del mirtillo gigante


Il periodo ideale per il trapianto è da novembre a aprile. Fate particolare attenzione al suolo: quello adatto per il mirtillo gigante è acido e sciolto (ph 5). Il vostro terreno non lo è a sufficienza? Niente paura: è possibile modificarlo. Scavate una buca e riempitela con del terriccio per piante acidofile, oppure aggiungete torba o sabbia che aiuti a drenare e alleggerire.
 
Posizionatelo in un punto soleggiato; se abitate in una zona particolarmente calda scegliete invece la mezz’ombra. Se scegliete per trapiantare il mirtillo in pieno campo, la distanza dovrà essere di almeno 80 centimetri l’una dall’altra e di 250 centimetri tra le file. Per la coltivazione in vaso sceglietene uno capiente: non meno di 40 centimetri di larghezza e 40 di profondità, e un ampio sottovaso.
 

Crescita e cure necessarie


Per quanto riguarda l’irrigazione, utilizzate acqua non calcarea (andrà benissimo anche l’acqua piovana). Come sempre, atetnzione ai ristagni, ma non lasciate mai le radici del povero mirtillo gigante a secco! 
 
Non sono necessari sostegni per la sua crescita, né potature, se non dopo due anni dal trapianto, diradando i rami per permettere loro di rigenerarsi. Sarà utile invece una pacciamatura a base di torba e foglie, per garantire una buona crescita al mirtillo, libero dalle erbacce (che vi consigliamo di eliminare a mano) e al riparo dall’erosione della pioggia. 
 
Per la concimazione usate un fertilizzante a reazione acida e aggiungete ogni anno della torba (oppure segatura o corteccia) intorno alla pianta di mirtillo, per almeno 10 centimetri d’altezza. Specialmente per la coltivazione in vaso, aggiungete un concime a lenta cessione o dello stallatico maturo in primaver. Rinvasate ogni anno il mirtillo in un vaso più grande, aggiungendo del terriccio leggero o della torba sciolta e leggera, sempre per favorire il drenaggio.
 

Raccolta dei mirtilli giganti


Questi frutti sono ricchi di polifenoli e di sostanze antiossidanti. La loro raccolta avviene in estate, in momeni differenti seconda delle varietà e della zona. Sono frutti fenomenali, da consumare freschi assieme al gelato, da usare come decorazione per i dolci o come farcitura di torte e crostate, in forma di marmellate e conserve. E anche nella preparazione di piatti salati, abbinati a particolari formaggi o carni.