Amaranto
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09AMARANTO
Non disponibile
4,80 € Tasse incluse

Erba Aromatica venduta in Vaso 14. Varietà dalle notevoli note profumate nonché incredibilmente ricca di sostanze benefiche. Se essiccata viene utilizzata per la preparazione di infusi detox.

 

Nome Scientifico: Amaranthus

L’amaranto (Amaranthus caudatus) è una pianta antichissima, principale alimento delle popolazioni andine. Questa pianta, originaria del Messico ma diffusa in tutta il centro America, è tornata in auge solo negli ultimi anni, venendo reintrodotta anche come alimento soprattutto per i celiaci e nelle diete vegetariane e vegane, trattandosi di una risorsa importante di proteine vegetali. I chicchi, diffusissimi presso le civiltà precolombiane, non sono un cereale, ma vengono cotti e preparati come se si trattasse di una tipologia di cereale particolare.


Amaranto pianta, caratteristiche

L’amaranto è una pianta spontanea presente anche sul nostro territorio. Viene considerata anche un’infestante degli orti, vista la sua tendenza a crescere tra le coltivazioni primaverili ed estive. Si tratta di una pianta monoica annuale dotata di fusto eretto e legnoso nella parte inferiore, rossastro alla base, che raggiunge gli 80-100 cm, ma in casi straordinari può arrivare anche ai 2 m di altezza.

L’apparato radicale è fittonante e si sviluppa in profondità nel terreno. All’interno dell’orto, può entrare in competizione con altre piante visto che assorbe molto nutrimento. Anche per questo motivo, se si desidera coltivare questa pianta, è auspicabile scegliere terreni puliti e non inquinati da pesticidi.
Le foglie sono lunghe e dotate di picciolo e hanno lamina intera con margine fogliare nervato e ondulato.
fiori si raccolgono in infiorescenze a forma di spiga e si formano anche all’apice del fusto.
Le spighe producono semi di colore marrone-rossastro, con superficie lucida, producendo un minimo di ducentomila unità per esemplare.


Come si coltiva l'amaranto?

Per coltivare l’amaranto nell’orto partiamo dal trapianto delle piantine, che avviene verso fine maggio-inizio giugno. Queste devono stare almeno a 30 cm di distanza, soprattutto se si punta alla raccolta dei semi.
Questa pianta ha una crescita rapida, motivo per cui non necessita di grandi attenzioni. Resistendo bene alla siccità, l’irrigazione è necessaria solo in periodi molto secchi. In generale, una volta a settimana può bastare. Prima del trapianto è bene preparare il terreno con 3-4 kg di letame o di compost al metro quadro senza esagerare con l’azoto, che potrebbe rendere le foglie tossiche.
Se vuoi consumare le foglie devi raccoglierle quando sono ancora giovani e tenere, da fine giugno fino al primo freddo. Se invece punti ai semi, la raccolta avviene tra agosto e ottobre, quando sono semplici da separare.
Scuoti leggermente i fiori (li vedrai sbocciare in estate): se i chicchi cadono senza fatica allora puoi procedere con la raccolta. Per usarli in cucina dovrai essiccarli. Mettili in un sacco di tela e lasciali essiccare all’ombra.


Il terriccio

Il terriccio deve essere ricco di fosforo e nutrienti che permettano alla pianta di svilupparsi.


Esposizione al sole

La pianta va coltivata in pieno sole, dunque scegli una zona del tuo orto ben esposta.


Le irrigazioni

Questa pianta non sopporta i ristagni idrici e non ama le irrigazioni frequenti. Irriga massimo una volta in settimana.


Amaranto: si può coltivare in vaso?

Trattandosi di una pianta che ha bisogno di molto spazio, la coltivazione in vaso non è particolarmente consigliata. Se vuoi coltivarla a scopo ornamentale, punta ad un vaso molto grande e profondo disponendoli a sud, vicino alle finestre, in modo che entri molta luce. Sul fondo adagia un letto di ghiaia e argilla espansa in modo da evitare ristagni. Anche in questo caso utilizza un terriccio morbido, ricco di sostanze nutritive.


Come cucinare l'amaranto?

Come cucinare l’amaranto dopo aver seccato i semi? Fondamentalmente, si cuoce come i cereali. Dunque, lava accuratamente i semi e falli bollire in un volume di liquido pari al doppio del loro volume per circa 20 o 30 minuti. Copri la pentola e lascia riposare i chicchi dieci minuti, facendoli gonfiare. A questo punto li puoi risciacquare e farli raffreddare per consumarli nelle insalate oppure li potrai aggiungere alle zuppe, magari accompagnandoli con dei legumi.
È possibile macinare i semi e ottenere una farina che all’uso va però tagliata con altri tipi di farina come quella di frumento, di riso, eccetera.

Anche le foglie si possono consumare, basta lessarle come le altre verdure a foglia verde e condirle con limone o un filo d’olio.


Amaranto ricette: sbizzarriamoci in cucina

Con l’amaranto le ricette possibili sono tante. In generale, questo ingrediente è perfetto sia per creare piatti senza glutine che per ricette adatte a chi segue un regime vegano o vegetariano. Se abbinato a delle verdure e a dei legumi, con questo pseudo-cereale si possono preparare dei piatti unici davvero gustosi e interessanti.
Ad esempio, dopo aver cotto i semi, prova a condirli con zucchine e cipolle rosse, aggiungendo dei ceci cotti o dei pisellini croccanti.
In alternativa, puoi provare con delle deliziose polpette che vedono come protagonista proprio questo pseudo-cereale.
Oppure, perché non provare a realizzare uno sformatino?


Amaranto proprietà

I popoli precolombiani attribuivano all’amaranto proprietà medicinali grazie all’alto contenuto di vitamina A, C e sali minerali, elementi con proprietà astringenti e rivitalizzanti. È inoltre ricco di fibre e molto digeribile. Questo pseudo-cereale è inoltre composto da proteine di alta qualità ed è un valido alleato per vegani e vegetariani.


Rosso amaranto: perché si dice così?


Lo sapevi? Il rosso amaranto è il nome di un rosso cupo e scuro, una versione simile al granata, tipico dei fiori di questo vegetale. L’intensità di questo colore rende l’amaranto la perfetta pianta decorativa da appartamento.


 

Caratteristiche tecniche Amaranto

Pianta rustica, molto resistente e altamente infestante.

E' una pianta spontanea, conosciuta come ortaggio, facile da coltivare ma ricca di raccolto in quanto si mangiano sia i semi che le foglie.

E' una pianta che ama i climi caldi ma si adatta bene a qualsiasi terreno, occorre però che sia fertile (importante evitare di eccedere con l'azoto in quanto come gli spinaci già ne contiene molto e si rischia che diventino tossiche.

Cresce bene anche se tenuta in siccità perchè molto resistente, può bastare acqua una volta la settimana.

Raggiuge gli 80 cm di altezza e fa dei bellissimi fiori che si sviluppano tutte intorno ad una infiorescenza centrale, nei quali si racchiudono i semi.

Esposizione
Sole
Coltivazione
Molto Facile
Ciclo colturale
Annuale
Uso
Cucina

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