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Erba Aromatica venduta in Vaso 14. Varietà dalle notevoli note profumate nonché incredibilmente ricca di sostanze benefiche. Se essiccata viene utilizzata per la preparazione di infusi detox.

 

Nome scientifico: Salvia officinalis

La salvia comunale - detta anche salvia officinalis - è una piccola pianta perenne erbacea aromatica dai delicati fiori labiati appartenente alla famiglia delle Lamiaceae. Il nome deriva dal latino “salvus” (sano) per le sue indiscusse virtù terapeutiche. Considerata da Greci e Romani l’erba della salute, la salvia doveva essere raccolta senza avere addosso oggetti di ferro, indossando una tunica bianca con i piedi scalzi e ben lavati.

Nel Medioevo, questa piantina era considerata la più efficace di tutte le medicine. Il suo raggio d’azione era vastissimo e con il verbo “salviare” si intendeva genericamente la sua prescrizione. Chiamata anche “erba sacra”, la salvia si riteneva un potente afrodisiaco maschile, in grado inoltre di proteggere le gravidanze ed accrescere la fertilità femminile. La virtù di rinvigorente sessuale trovava nelle foglie cotte nel vino la bevanda d’eccellenza.
In epoca medioevale a questa pianta, tipicamente somministrata con il cibo così come tutte le medicine del tempo, si cominciò a riconoscere anche il ruolo di condimento capace di rendere più “buono” il cibo.
La salvia è una delle erbe aromatiche più usate in cucina tra le più coltivate sui balconi e nei giardini. Scopri con noi tutti i trucchi per avere una salvia sana e rigogliosa.


Salvia, come si coltiva in orto

Una volta ottenuta la tua piantina di salvia dovrai piantarla nel terreno. Prima di tutto è bene lavorare il suolo per renderlo accogliente per le radici dell’aromatica: una vangatura profonda e una zappettatura più superficiale sono l’ideale. In questa fase puoi incorporare del compost al suolo, arricchendo di sostanze nutritive il terreno.

Le piante di salvia possono essere trapiantate durante tutto l’anno stando ben attendi ad evitare i mesi invernali se il terreno è troppo gelido. Dopo il trapianto ricordati di bagnare, continuando ad irrigare anche nei giorni successivi con regolarità, fino a che la pianta non si radica. In inverno, soprattutto nelle regioni settentrionali, per proteggere le radici dalle gelate si può mettere in atto la pacciamatura. Teme molto i ristagni radicali: non lasciare acqua stagnante nel sottovaso.


Salvia, come si coltiva in vaso

La Salvia coltivata in vaso cresce bene in qualunque contenitore, purché con ottimo drenaggio poiché, come abbiamo visto, teme i ristagni idrici. È una pianta di lunga durata, ma conviene rinnovare le piante ogni 3-4 anni, perché le foglie nel corso del tempo diventano sempre meno profumate. Non esige potature: si taglia solo quando diventa ingombrante.

Assicurati di posizionare la salvia in una zona ben soleggiata e riparata dal vento. Il nemico numero uno della salvia è il forte vento. Se la tua intenzione è quella di coltivarla in balcone, scegli una posizione ben riparata. Evita di innaffiare spesso questa pianta, la salvia predilige un ambiente secco. Assicurati solo che il terreno non sia completamente asciutto.


Salvia, scopriamo le sue proprietà

La salvia è una pianta aromatica e il suo principio attivo si ricava dalle foglie, le quali vengono raccolte nei mesi primaverili ed estivi, visto che questa pianta predilige i climi caldi, mentre si lascia riposare in inverno. Le infiorescenze vengono messe ad essiccare in luoghi ombrosi e conservate in sacchetti di tela o carta. Per conservare bene le foglie fresche, bisogna invece riporle in piccoli vasi di vetro al riparo della luce.

Della salvia sono particolarmente note le sue proprietà antinfiammatorie, balsamiche, digestive ed espettoranti. Offre una buona risposta contro la ritenzione idrica, gli edemi, i reumatismi e le emicranie ed è anche indicata nelle gengiviti e gli ascessi. La salvia è usata anche in cosmesi. Un infuso di salvia consente di restituire ai capelli il colore scuro e le lozioni preparate con la salvia detergono la pelle.


Salvia, l’uso in cucina

Le foglie della salvia vengono utilizzate in cucina fresche o essiccate per insaporire i cibi, dai primi piatti ai secondi di carne e pesce e persino nelle torte salate. Nonostante la sua varietà di impiego questa pianta viene principalmente utilizzata per aromatizzare le carni: ad esempio la si usa nei saltimbocca alla romana, piatto in cui la salvia viene cotta con la carne di vitello ed il prosciutto crudo, viene impiegata come sugo con il burro, per i primi piatti di pasta ripiena di carne come tortellini o ravioli, si trita con altre erbe mediterranee (tipo rosmarino, timo, maggiorana), per insaporire arrosti sia di vitello che di maiale, per la selvaggina, viene impiegata nei ripieni del pollame, nella marinatura per la carne alla brace ed è l'aroma principale della carne in carpione, che smorza ed addolcisce il forte gusto di aceto insieme alle cipolle.

Questa pianta, però, non è solo utilizzata nei secondi, come anticipato prima: infatti viene spesso utilizzata per insaporire le verdure ed i legumi, specialmente le zucchine ed i ceci. Viene impiegata anche per aromatizzare i formaggi, con olio alla salvia o pesti. Infine, c’è chi usa la salvia per realizzare un ottimo liquore digestivo.


 

Caratteristiche tecniche Salvia

Preferisce un terreno soffice, ma si adatta anche a un substrato arido e sassoso; sopporta il gelo, La salvia non teme la siccità. Tutte le varietà di salvia gradiscono una posizione soleggiata e calda.
La salvia si può coltivare sia in vaso che anche in appartamento, purché in posizione molto luminosa.
È una delle spezie maggiormente utilizzate in cucina come aromatizzante di carni, pesce, minestre e verdure.
In medicina è usata per rianimare tutte le forze dell'organismo e da una carica energetica a chi ha perduto vitalità. È un ottimo rimedio contro tutte le affezioni di natura nervosa. Il vino stimolante alla Salvia da sollievo per chi é sovraccarico di lavoro fisico e mentale.
Una antica leggenda francese racconta la storia dei quattro ladri che nel 1630, quando la peste colpì tutta l'Europa, saccheggiavano le case degli appestati senza mai contrarre la malattia. Quando furono finalmente presi e condannati a morte ebbero salva la vita perchè rivelarono il segreto della loro immunità: si cospargevano il corpo con un aceto da loro inventato formato da salvia, rosmarino, timo e lavanda, quattro piante note per le loro proprietà antisettiche e antibatteriche. Nacque così "l'aceto dei quattro ladri" che veniva molto usato coma antibiotico naturale in caso di infezioni ed epidemie. 

Esposizione
Sole
Coltivazione
Molto Facile
Ciclo colturale
Perenne
Uso
Cucina
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