Indivia scarola
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03IND. SCA. 910
In pronta consegna
2,70 € Tasse incluse

Piantina da Orto venduta in pack da 9 Piantine. Appartenente alla Famiglia delle Asteracee, l'indivia scarola, dal sapore amaro e rustico, ha molte proprietà benefiche per il sistema digestivo, si utilizza sia cotta che cruda e può essere coltivata anche in vaso.

 

Nome scientifico: Cichorium endivia

La scarola è una varietà dell'indivia appartenente alla famiglia delle Asteraceae, genere Cichorium, specie endivia latifolium. Essa proveniente direttamente dall’Asia Minore, anche se ad oggi è tantissimo coltivata in tutto il mondo, Italia inclusa.
Si presenta come un'insalata a cespo aperto, di colore verde chiaro o giallino al vertice delle foglie, e bianco sul fusto. Il "cuore" del cespo è costituito da piccole foglie chiare fitte.
Quando cresce, la scarola genera delle infiorescenze che diventano poi frutti (o acheni), definiti anche semi di scarola, che sono piccoli, lunghi e dal colore grigio.
Ha consistenza croccante e sapore leggermente amaro e in cucina si utilizza sia cruda che lessata, per ricette sfiziose e facili da preparare.
 

Scarola: proprietà e benefici

La scarola rappresenta un alimento ipocalorico, al suo interno è possibile trovare solo glucidi semplici o fruttosio, grassi insaturi, e proteine.
Essa risulta essere un grande apportatore in vitamine A e vitamine C, nonché alimento altamente idratante grazie al suo contenuto di acqua, ma anche di potassio e fibre alimentari. Nella scarola si possono trovare inoltre grandi quantitativi di ferro, calcio e riboflavina.
Grazie all’acqua e ai minerali in essa contenuti, risulta l’alimento ideale per chi fa sport, nonchè per tutti coloro che sostengono una dieta ipocalorica, in quanto ha grandi capacità sazianti.

La fibra alimentare, infine, rende la scarola l’alimento ideale per chi soffre di malattie metaboliche o per chi ha alti rischi cardiovascolari. Aiuta il funzionamento dell'apparato digestivo e intestinale, previene il colesterolo e per il suo sapore amarognolo contrasta la voglia di dolce.
Ricca di ferro, calcio e riboflavina, la scarola è utile per contrastare la peristalsi intestinale e nella prevenzione della stipsi.
Dato il grande contenuto di sali minerali e vitamine, non presenta particolari controindicazioni.
 

Come coltivare l'indivia scarola

L'indivia scarola non è una pianta di difficile gestione e si riesce a mantenerla sana con metodi biologici; la sua resistenza al freddo la rende protagonista dell’orto invernale.
La scarola resiste dunque alle basse temperature, meglio della sua parente indivia riccia, purché il freddo sia asciutto e non eccessivo.
-7° infatti si verificano danni al colletto, alle radici e anche alle foglie, le quali lessano, divenendo trasparenti. Quando il clima è umido, diminuisce la resistenza al freddo e il cespo richiede temperature maggiori.
Il terreno ideale per la coltivazione è quello che garantisce il drenaggio, e la presenza di sostanza organica è importante; essa però deve essere ben decomposta.

Prima di trapiantare le piantine quindi è opportuno preparare il terreno, lavorandolo in profondità con la zappa e usando poi un rastrello per pareggiare bene tutta la superficie.

Per quanto riguarda il trapiantoda marzo ad agosto le piantine vanno disposte nel terreno ad una distanza di circa 30 centimetri le une dalle altre (distanze inferiori non garantiscono abbastanza spazio ai cespi e potrebbero favorire le malattie fungine).
Se si desidera metterle su più file, conviene adottare il sistema "quinconce", detto anche "zig zag", che consiste nello sfalsare le file, ottimizzando lo spazio.
É importante, durante la coltivazione, controllare che non manchi l'acqua alle piantine, soprattutto all'inizio della coltivazione.

L'imbianchimento può migliorare la qualità dell'insalata; esso consiste nel legare le foglie della pianta in modo tale che il loro interno, non colpito dai raggi solari, non si colori di verde per la presenza di clorofilla e diventi per l'appunto bianco. Questo procedimento non è obbligatorio, ma può dare alle foglie della scarola maggiore dolcezza e croccantezza.
Esistono però delle varietà di scarola, come quella che trovi su Piantine da Orto, che sono autoimbiancanti e perciò non necessitano di questa particolare operazione.

Per quanto riguarda la raccolta, essendo la scarola più resistente, può andare avanti per un po' di tempo durante i mesi invernali. I cespi devono essere tagliati raso terra con un coltello tagliente, quando hanno raggiunto un peso di circa 250-300 grammi.
 

La scarola in cucina

L'indivia scarola a tavola può essere consumata sia a crudo che cotta. In entrambi i casi, l'abbinamento perfetto, più conosciuto ed utilizzato è quello con le olive taggiasche. Vediamo in che modo.

Se si vuole consumare la scarola cruda, dopo averla pulita e lavata abbondantemente, si mette in una zuppiera aggiungendo le olive denocciolate, dei capperi dissalati e dei pomodorini tagliati a pezzetti. Questa insalata può essere condita con olio extravergine di oliva, aceto o succo di limone, e una spolverata di pecorino.

La scarola cotta si può utilizzare in diversi modi, ad esempio nelle zuppe, per gli involtini, nelle torte salate, o come contorno. In quest'ultimo caso è molto gustosa se viene saltata con le olive taggiasche in una padella antiaderente, nella quale è stato precedentemente scaldato dell'olio evo ed uno spicchio d'aglio. La scarola viene dunque cotta a fuoco medio con un coperchio per circa 15-20 minuti, mescolando di tanto in tanto. Prima del termine della cottura si può aggiustare di sale e pepe.


 

Caratteristiche tecniche Indivia scarola

trapianto: da marzo ad agosto
sesti d'impianto: 25 cm sulla fila, 30 cm tra le file
posizione: in pieno sole 
altezza della pianta: 15-20cm 
raccolta: da giugno a novembre 
curiosità: varietà dal cespo compatto e omogeneo è autoimbiancante. Molto resistente alla salita a seme.

Trapianto
Feb. - Ott.
Raccolta
Apr.- Nov.
Sesto d'Impianto
20x30
Esposizione
Sole/ Parzialmente Ombra
Coltivazione
Molto Facile
Ciclo colturale
2 mesi
19 Articoli

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